Articoli & News

Burnout: Il Lato Oscuro del Lavoro e Come Proteggere il Tuo Benessere

Burnout: Il Lato Oscuro del Lavoro e Come Proteggere il Tuo Benessere

“Il burnout è il prezzo che paghiamo per il nostro impegno nei confronti di un sistema che non riconosce i suoi limiti. È una condizione che ci costringe a chiedere quanto del nostro benessere siamo disposti a sacrificare in nome del lavoro.” – Christina Maslach

La parola “burnout” che letteralmente significa “bruciato” o “esaurito” descrive bene il senso di svuotamento a cui l’individuo va incontro quando è costantemente sotto pressione e non riesce più a ricaricarsi. Quando il lavoratore non riesce più a gestire lo stress costante e il carico di lavoro eccessivo, si sviluppano segnali di esaurimento fisico, emotivo e mentale. Il burnout non è un fenomeno che si verifica in un momento, ma un processo lento che porta a una progressiva perdita di motivazione, distacco dal proprio lavoro e, nei casi più gravi, alla depressione.

La sindrome da burnout è quindi un rischio correlato al lavoro, che può manifestarsi in qualsiasi contesto lavorativo e che deve essere preso in considerazione in modo serio. Nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) aziendale, il burnout viene infatti inserito come un rischio lavoro-correlato che va gestito e prevenuto.

Cos’è la sindrome da Burnout?

Secondo lOMS, il burnout è una sindrome causata da stress cronico sul lavoro. Quando un individuo non riesce a gestire lo stress legato al suo contesto lavorativo, si innescano una serie di fenomeni che vanno dall’affaticamento e dalla delusione fino all’incapacità di essere produttivo. Se trascurati, questi fenomeni possono dar luogo a sentimenti di frustrazione, disinteresse e apatia verso la propria professione, portando lentamente alla perdita di motivazione e soddisfazione nel proprio lavoro.

Dal 2019, l’OMS ha incluso il burnout nella classificazione internazionale delle malattie (ICD International Classification of Diseases), riconoscendo ufficialmente la sindrome come una condizione medica che può avere impatti significativi sulla vita di una persona.

Le Cause del Burnout

Il burnout non ha una causa singola, ma è il risultato di una serie di fattori che si combinano tra loro. Le principali cause includono:

  • Sovraccarico di lavoro: carichi di lavoro eccessivi che non possono essere gestiti, portando a uno stress continuo.
  • Mancanza di controllo: la sensazione di non avere potere o autonomia nelle decisioni che riguardano il proprio lavoro.
  • Supporto insufficiente: lavorare in un ambiente dove manca il sostegno da parte di colleghi o superiori può esacerbare la situazione.
  • Riconoscimento insufficiente: la mancanza di feedback positivo o di riconoscimento per gli sforzi compiuti può contribuire a un senso di frustrazione crescente.

I Sintomi del Burnout

I sintomi del burnout si manifestano su più livelli:

  • Fisici: affaticamento cronico, mal di testa, disturbi del sonno, tensione muscolare.
  • Emotivi: sensazione di esaurimento emotivo, cinismo, perdita di interesse per il lavoro e frustrazione.
  • Comportamentali: diminuzione della produttività, difficoltà di concentrazione, isolamento sociale, aumento dellassenteismo.

I Campanelli d’Allarme del Burnout

Ci sono diversi segnali precoci che possono indicare che un lavoratore stia sviluppando la sindrome da burnout. Riconoscerli tempestivamente è fondamentale per intervenire prima che la situazione peggiori. Ecco alcuni dei principali campanelli d’allarme:

  1. Esaurimento fisico ed emotivo: Una sensazione costante di stanchezza, anche dopo una buona notte di sonno, è uno dei primi segnali di burnout. Questo può essere accompagnato da una sensazione di svuotamento emotivo, dove il lavoratore si sente “scarico” e senza energie.
  2. Calo della produttività: Se il lavoratore nota di non riuscire più a svolgere i propri compiti con la stessa efficienza di un tempo, o se la qualità del lavoro inizia a deteriorarsi, potrebbe trattarsi di un segno di burnout. Il compito che prima veniva affrontato con energia e determinazione ora sembra essere un peso.
  3. Cinismo e negatività: Un altro segnale di burnout è la crescente negatività verso il proprio lavoro, i colleghi o l’ambiente di lavoro. Il lavoratore potrebbe iniziare a sentirsi distaccato e disinteressato, esprimendo giudizi critici o cinici nei confronti delle attività quotidiane.
  4. Sintomi fisici: Mal di testa frequenti, disturbi del sonno, tensioni muscolari, disturbi gastrointestinali o malesseri generali senza una causa apparente sono segnali fisici che indicano lo stress eccessivo che il corpo sta subendo a causa del burnout.
  5. Isolamento sociale: Il lavoratore potrebbe cominciare a isolarsi dai colleghi e a evitare interazioni sociali, sia a livello professionale che personale. L’isolamento è spesso il risultato del desiderio di non dover affrontare ulteriori stress emotivi.
  6. Aumento dell’ansia e della frustrazione: Un lavoratore che sta per sviluppare il burnout può iniziare a provare un’ansia crescente, un senso di impotenza o di frustrazione che lo fa sentire incapace di affrontare anche le più semplici attività lavorative.

Come Prevenirlo?

La prevenzione del burnout è possibile attraverso ladozione di alcune strategie efficaci:

  1. Gestire lo stress: praticare tecniche di rilassamento, come la meditazione o l’esercizio fisico regolare, può aiutare a mantenere sotto controllo lo stress.
  2. Stabilire dei limiti: imparare a dire “no” quando il carico di lavoro diventa troppo pesante è fondamentale.
  3. Sostenere le relazioni lavorative: cercare di costruire e mantenere un ambiente di lavoro positivo e solidale, in cui è possibile scambiarsi supporto e consigli.
  4. Trovare lequilibrio vita-lavoro: non trascurare la propria vita privata e assicurarsi di avere il tempo per sé stessi e per le proprie passioni.
  5. Chiedere aiuto: se si riconoscono i segnali di burnout, è importante chiedere supporto a colleghi, superiori o professionisti per affrontare la situazione.

Come Affrontarlo?

Se il burnout è già in corso, è fondamentale prendere provvedimenti tempestivi:

  • Riconoscere i segnali: comprendere che si sta affrontando una sindrome da burnout è il primo passo per intervenire.
  • Parlare con un superiore o un collega: Condividere il proprio stato di disagio con qualcuno di fiducia può aiutare a trovare supporto e soluzioni.
  • Consultare un professionista: un esperto, come uno psicologo del lavoro, può aiutare a individuare le cause del problema e suggerire soluzioni efficaci.
  • Fare una pausa: concedersi del tempo lontano dal lavoro per ricaricarsi fisicamente ed emotivamente è fondamentale.

Conclusione

Il burnout è una condizione che può danneggiare gravemente il benessere fisico ed emotivo di una persona, e che non va sottovalutata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto ufficialmente il burnout come una sindrome da stress lavorativo cronico, conferendo a questa condizione una rilevanza globale. È fondamentale riconoscerne i segnali e intervenire tempestivamente, sia a livello individuale che collettivo, per prevenire o affrontare efficacemente il burnout.

La citazione iniziale di Christina Maslach ci invita a riflettere su un aspetto fondamentale: il burnout non è solo una condizione individuale, ma è il risultato di un sistema che spesso spinge le persone oltre i propri limiti senza considerare il loro benessere. Le strutture e le aspettative lavorative, purtroppo, alimentano una cultura in cui il successo è misurato solo in termini di produttività, sacrificando la salute fisica ed emotiva del lavoratore.

Il burnout, quindi, non è un problema che riguarda esclusivamente chi ne è colpito, ma è la manifestazione di un sistema che non riconosce i propri limiti. La sindrome emerge quando il corpo e la mente non riescono più a fronteggiare il peso di un ambiente lavorativo stressante e usurante. La pressione costante e il carico di lavoro eccessivo, combinati con la mancanza di riconoscimento e supporto, possono trasformarsi in un’esperienza devastante, che incide non solo sul lavoratore, ma anche sullambiente di lavoro stesso.

A cura della Dott.ssa Isabella Canazza
Dott. Alessandro Bargnani | CEO Health & Human Performance Institute

Bibliografia e Sitografia

  • World Health Organization (2019). Burn-out an “occupational phenomenon”: International Classification of Diseases. World Health Organization.
  • Maslach, C., & Leiter, M. P. (2016). Burnout: A Portrait of a Relationship Between Work, Stress and Health. Annual Review of Psychology, 67, 399-422.
  • Schaufeli, W. B., & Bakker, A. B. (2004). Job demands, job resources, and their relationship with burnout and engagement: A multi-sample study. Journal of Organizational Behavior, 25(3), 293-315.
  • “Burnout: cos’è e come affrontarlo”, Psicologia del lavoro, sito web dell’Associazione Italiana di Psicologia del Lavoro, www.psicologiadellavoro.it.